https://www.nandosnozzi.ch/teatro-dei-sensi-della-commedia-umana
 

Atelier Attila
scuola di disegno e pittura

 

"L'occhio si posa su un'opera d'arte come una farfalla su un fiore o come un lampo nell'atmosfera".
Lo scontro dello sguardo con l'immagine non deve bloccare la creazione soggettiva cercando "l'imitazione/limitazioni", ma liberare la potenzialità espressiva attraverso una ricerca di tecniche e forme e segni senza restarne prigionieri.

Programma del corso:
- Ricerca del segno e conoscenza materiali.
- Pratica del di-segno come elemento attivo e destinato alla riproduzione, o come mezzo d'espessione completo.
- Colori.
- Riflessioni sulla creazione e sulla complementarità della pratica e della teoria.

Durante il corso saranno a disposizione dei partecipanti, libri riviste, diapositive e video per curiosare tra la storia dell'arte e l'arte attuale.
E' un illusione praticare un'attività creativa senza essere curiosi e senza provare a mettere in causa le nozioni di "Bello e Brutto".

Per chi fosse interessato/a ai corsi resto a disposizione per un colloquio.
I corsi inizieranno all'inizio di ottobre e dureranno fino a metà giugno, il lunedi o il martedi o il mercoledi dalle 20.00 in poi. Il costo è di fr. 150.-- mensili più il materiale. Se il corso non corrisponde alle aspetative si può interromperlo, pagando solo le lezioni alle quali si é partecipato.

 

 

Attila
Atelier Attila
Scuola di pittura e disegno
via Molinazzo 7
CH-6517 Arbedo
telefono e fax: +41 91 8294348
e-mail:
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Responsabile:
Nando Snozzi

  




INTRODUZIONE AL CORSO DI DISEGNO E PITTURA.

La pittura ed il disegno possono essere la radiografia della storia. L'artista può essere l'interprete del tempo.
Nel 1908 un pittore scriveva: "oltre la maschera, voglio dipingere gli uomini. La società adotta un metodo di vita dove é sempre più difficile essere se stessi". A novant'anni di distanza nulla é cambiato.
I conflitti interiori, le difficoltà di adattamento sociale, la felicità della creazione, l'astrazione del pensiero e la sua rappresentazione visiva, sono materiali per una ferma volontà di coscienza e di realizzazione di una "vita più umana".
Il ruolo dell'espressione (dal linguaggio artistico alla parola come esperienza conoscitiva e di comunicazione) é fondamentale per una tranquillità all'interno di una società dove le possibilità di una realizzazione personale si cristallizzano davanti all'illusione delle certezze. La ricerca della sicurezza, vissuta in termini produttivi, forse, può essere una diminuzione dell'ampliamento delle possibilità. Il tempo deve essere lasciato al suo corso senza opprimerlo con l'ansia del successo.
Lo scopo del corso é di impadronirsi gradualmente di un mezzo di espressione che è tra i più affascinanti. La possibilità di arrivare a risultati soddisfacenti c'é per tutti, ma a pochi é data la possibilità di dedicarvisi.
E' ricorrente la paura della vergogna di mostrare-mostrarsi e l'opinione diffusa, che per dipingere e disegnare si devono avere delle doti eccezionali, é fasulla (si pensa subito all'artista in senso mitologico, al genio o al pazzoide).
Si trascura l'estrema naturalezza dei sentimenti. La foga della passionalità viene derisa e si dimentica l'approccio semplice e la lucidità di pensiero del bambino che disegna ancora prima di aver imparato a scrivere.
Il desiderio e le possibilità di definire e partecipare visivamente le proprie pulsioni creative fa parte di un istinto che é presente ed attivo fin dalla notte dei tempi.
Disegno e pittura hanno preceduto di molto l'invenzione della scrittura alfabetica, che deriva dall'evoluzione dei sistemi pittografici e ideografici risalenti a circa 6000 anni fa. Lo dimostrano le opere, ben più antiche dell'uomo delle caverne, sparse per l'Europa e l'Africa mediterranea. Nelle grotte di Altamira (Spagna) esiste un complesso pittorico che ha un' età di forse 30'000 anni, con figure policrome (vari colori appariscenti) di animali allo stato libero, figure di uomo stilizzate, disegni di teste e mani e persino incisioni.
Chi ha disegnato queste testimonianze univa ad un perfetto spirito di osservazione una straordinaria capacità di sintesi.
Tutto ciò conferma che disegnare e dipingere é un fatto naturale, un istinto primordiale, sta ad ognuno risvegliarlo e renderlo operante, imparando a servirsi di strumenti adatti al proprio carattere ed ai propri bisogni. Inventare mezzi mescolando materiali, e riuscire a dominarli, oppure avere il coraggio delle proprie paure e lasciarsi dominare da essi e renderlo un fatto creativo (creazione istintiva).
L'importanza di imparare a sorprendersi è fondamentale, certe volte l'immagine che si pensa di creare non corrisponde all'immagine che esce, ma l' importante é riconoscere che (certe volte) l'immagine che si ha davanti é meglio dell'immagine pensata.
La tecnica ed i materiali sono uguali per tutti, il fatto interessante é che tutti non siamo uguali. Forse la chiave della creazione sta nell'istigare la volontà di riuscire e trasformare l'istinto in sensibilità (in parte) e la generica inclinazione per l'arte in abilità specifica.
Nel mondo del gioco e della fantasia i desideri continuano a vivere, adattati alla realtà ma fortunatamente non ancora impediti da essa, e proprio in questo modo si compie un passo che fa progredire l'individuo donna-uomo, nella direzione in cui potrà trovare piacere nella creazione. Dove l'occhio impara a vedere la mano impara a tradurre la visione.

 


 

 

 
DISEGNI DIVERSI D'ORDINE E DISORDINE – 2011
 

 

Diverse personalit� in uno spazio unico che esercitano una stessa attivit� creativa diventa un luogo di scambio in un momento speciale. L'ordine ed il disordine, la confusione e la certezza, il dubbio e la sicurezza, i sinonimi ed i contrari diventano palestre in cui si incrociano i destini e le immagini, i segni e le metafore, i gusti estetici e l'estetica dello sguardo. Si accorpano i silenzi con i sorrisi e le risate con le analisi della societ� che mescolate con colori, grafite e segno compongono il percorso di una formazione continua che legge il proprio decalogo dentro la societ� contemporanea. L'atelier Attila � uno spazio per dipingere e disegnare, uno spazio per progettare un futuro immediato e per sostenere la fragilit� della vita. La creativit� pu� spaziare nel mondo restando in un unico luogo per essere portatrice di una fantasia senza confini, come Salari che dal suo studio domava le tigri del Bengala, sconfiggeva i colonizzatori, dipingeva giungle e era amico dei fuorilegge essendo paladino della giustizia. L'ordine ed il disordine sono presenti in tutti gli interstizi del reale e condizionano l'equilibrio. Alcuni esempi fragorosi hanno preso in ostaggio e scosso l'etere in questo periodo. Un matrimonio lussuosissimo ha catalizzato lacrime e sogni di uomini donne e bambini. Seguito da due miliardi di persone che hanno condiviso la cerimonia con eminenze ecclesiastiche, re e regine, principi e principesse, capipopolo e politici corrotti. Si sono sperperati soldi costruito apparenze, nutrito gossip e alimentate le differenze, in un isola dai ghiacci perenni appena li vicino gli Inuit si sfasciano con alcool, spossatezza e inganni politici. Un po' pi� a sud, con la scusa di essere i depositari della democrazia, si tenta di appropriarsi del petrolio cercando di spodestare un sceicco megalomane mantenuto dagli stessi che erano invitati a mangiare la torta nuziale al nord. Nella piazza di una capitale dell'antica storia si beatificava un turista della religione, all'evento assisteva anche un dittatore interdetto da ogni paese civile, mentre migliaia di profughi chiedono asilo perch� gli stanno rubando la vita. In un altro continente � stato giustiziato il pericolo pubblico numero uno rinsaldando la campagna elettorale di un politico anomalo per un paese dove fino a qualche anno fa esisteva lo schiavismo legalizzato da chi ha accondisceso (caso unico nella storia del mondo) di usare la bomba atomica contro altri esseri umani. La cultura � il termometro dell'esistenza, � uno strumento per suonare il dissenso ed � un momento dove si pu� trovare la serenit� per riflettere sulla forza del dubbio. Si condividono territori, spazi e palazzi, citt� villaggi ed isole, in diverse razze ed in diverse etnie, ma nessuno � pi� sicuro della ragione per cui pensava di stare, di essere e di pensare� l'ordine ed il disordine un composto di due elementi dove perdersi e ritrovarsi. Nello spazio planetario le disuguaglianze sono evidenti e pericolose in modo incommensurabile, le differenze sociali non risolvibili perch� sarebbero a scapito dell'economia e della politica� le differenze di reddito sono sempre pi� uno stato esistenziale per la costruzione di "stati dissociati". L'arte � una produzione di senso e dissenso e reagire alla "cultura dominante dell'insensatezza" � ritagliarsi lo spazio e leggere la vita. "DIVERSI DISEGNI D'ORDINE E DISORDINE" � la sera della prima di un gruppo di persone che con l'atto fisico della pittura formano un percorso binario tra il segno ed il pensiero� nando snozzi 2011

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DISEGNIDIPENSIERI 2010

 

buonasera questa sera
batterò un record… farò il mio più lungo discorso… circa dieci minuti… poi vi ringrazierò dell'ascolto offrendo l'aperitivo… Partendo dall'assunto che l'arte e la cultura restano lo spazio del possibile, considero la pittura ed il disegno un laboratorio di idee. Per questa convinzione è da trent'anni che opero come artista e porto avanti l'atelier attila con un'attenzione particolare all'utopia e al fantastico che si attivano sviluppando l'interazione del potenziale emotivo e creativo che si genera nell'incontro tra l'essere umano e l'universo dell'arte.

 

Partendo dalle frasi che ognuno ha messo come indicazione delle proprie opere ho messo assieme un piccolo racconto-leggenda della mostra.

MARCO NISOLI … CATTURATO NELLA LIBERTÀ… e libero nel segno e nella ripetizione del caos, si ritrova nelle forma e nei colori

LEONARDO DA VINCI cerca…IL DUBBIO COME NECESSITÀ PER IL CAMBIAMENTO…poi dipinge una trascrizione di immagini scelte finché l'imprevedibile avvenga.

LUCA DE GOTTARDI … C N V … acronimo di comunicazione non verbale per disegnare il silenzio della danza e l'odore del selvatico

ELENA SEDILI in…TERRADONNAMADRE… fa riemergere corporature ed echi di terre lontane dove il profilo rimane sfuocato

CAROLINA MARCACCI ROSSI pone una domanda…LÀ DOVE LA PAROLA FINISCE INIZIA IL SENSO?... non c'è risposta sicura se non la domanda stessa che risiede nel suo doppio

GIULIA ANDRIOLETTI imprime…LE ETICHETTE DELL'APPARENZA… dentro sguardi giudicanti e rimanda l'assordante sussurro del giudizio a chi guarda

SARA PELLEGRINI dice:…RIVELAMI IL RILEVANTE… e i tre centri si sospendono nello spazio mentre la figura nello specchio si interroga nel passaggio tra l'io e l'altro

ADRIANA RUSCONI le…EMOZIONI DI LUCE VERSO ORIZZONTI INFINITI… si confondo nelle sfumature della nebbia in attesa di svelare un desiderio…

MIRIAM ZANI nella giostra dei sensi, con una matrice espressionista colora lo spazio con l'istinto, ed esclama… ASCOLTATI!... sperando che si senta e si veda

RENATA ROMANESCHI nel…MOVIMENTO DI FORME SOVRAPPOSTE… gioca con il gusto di assemblare le figure di un racconto ignoto ed in divenire

SIDONIA MARTINOLA … ; … ! segna una punteggiatura per territori visivi sparsi ed varianti tra materia e gesto

SARA BRUGNANO afferma...IO SONO, JE SUIS, YO SOY… e declina la forza di essere prima di apparire… per viaggi puntuali e lontani..

LORENA MASSARI …UNO… TUTTI I MIEI COLORI… FORSE… si inerpica in una ricerca che non avrà mai fine passando in rassegna le molteplici possibilità di spazi senza confini

BRUNA ROSSI consulta…REMINISCENZE.. TRACCE…VERSO… la storia, la vita, e forse chi lo sa dove … una finestra sul destino

PAOLO FRIGERIO …SOTTOMESSO ALLA CREATIVITÀ… in tutti i sensi, dall'animale all'umano la fatica di vivere e le mani immerse nella realtà

RENZO BARANZINI titola…CECI N'EST PAS UNE PIPE… E NEMMENO MAGRITTE!... incalza nell'ironia puntando il segno contro un inquisizione mai sopita e appariscente nell'indifferenza generale

CLAUDIO ANDINA appende…SPLENDIDI TRASTULLI… intercambiabili nello spazio e diversamente visibili… intermezzo di un percorso

SILVIO BOMIO rintraccia…L'EVOLUZIONE DI UN'IDEA… la elabora, la distrugge e la rivede, s'incazza, se ne va e ritorna e la dipinge… e continua

SELINE BIAGGI nei…MOMENTI DI PACE… si inventano immagini sopite nel ricordo, nel desiderio e nella misteriosa grotta della memoria

MARLYSE TOMASETTI sussurra…EHI! PSST! HAI SENTITO LE ULTIME NOVITÀ?... ci si guarda in giro ma la ripetizione è continua e rinnova le situazioni del qui ed ora

GABY SCARONI afferma...QUESTA È UN'ELEFANTESSA!... senza dubbio è un modo per esserci su questa terra in buona compagnia

GIANNA BOLDINI …OLTRE GLI APPUNTI DI VIAGGIO… modifica i punti di vista di ciò che si è visto e registrato.. le modifiche sono intervenute spontaneamente affermando quello che il senso vuole.

MARLIS GIANFERRARI …SGUARDI A MODO MIO… è il percorso dentro la figura femminile elaborata con luci ed ombre ricercate nel tempo in uno scorrere sensuale

GIOVANNA VALLI …SARON MARMORATUS, ANTENNARIUS PICTUS… indomita specie e sotto marina e sotto bosco e sotto la scorza dura

ALESSIO TUTINO L'…INTERSEZIONE COMPLETA CON PRESELEZIONE… sta oltre l'orizzonte ed i confini, dentro paesaggi delimitati da primi piani con i volti divisi e nascosti in attesa d'evoluzione

CLAUDIA ANASTASI domanda:…DOVE VAI DONNA?... e chi lo sa! laddove porta la vita o laddove porta il pensiero che si ha sull'esistenza?

ALDA FALCHETTO …UN VIAGGIO… UN RICORDO… tanti ricordi, annotazioni che si dilatano, diari che si svelano, immagini che si rifanno per tracciare un passato

MARIA LUISA SNOZZI …SCORCI CHIAROSCURI… ammiccano in ombre e luci che lambiscono i corpi riformulati con tagli formali vellutatamente dichiarati sensuali

PRISCA MOROSOLI …STRACCI DI NEBBIA LENTI… sono composti dentro la poesia letta e riscritta, come paesaggi di universi inesplorati

CHIARA BULETTI crea una scenografia per ...INCONTRISCONTRI… dove il segno è protagonista di una storia in divenire ed i campi tonali sono indicatori d'atmosfere

ENZA JACOMA entra in una …REALTÀ ONIRICA E POI?... difficile rispondere senza interrogare una matrice che genera mostri e favole, incubi e ossessioni.. tipo sogno o sono desto?

VERENA BOLGIANI ...CONTRASTI … PRESENTI… esistenti in ogni, luogo da sempre ai quattro punti cardinali ed in attesa

CARLA TAGLI …LA PROROMPENTE FORZA INTERIORE… come motivo e radice di una perseverante ricerca a largo spettro

PATRIZIA RIMOLDI …PAROLA, MENTE, CORPO… PERFETTA SERENITÀ? un quesito che solo il dubbio svela la certezza… variazioni sul tema in costante movimento

GIORGIO FORNARA …LIBERA-MENTE VERSO… paesaggi, … embrioni di una tavolozza rivolta alla natura e dentro le viscere della montagna…

FLAVIA LANFRANCHI …OSO E MI SORPRENDO… afferma in un totem che segna un percorso palindromo.. dove l'infinito si colloca in due direzioni

SILVIA MANZONI …LA PAURA DELLE LABBRA RACCOLTA NEGLI OCCHI… in un bianco e nero che sfiora la nostalgia persistente..

MARIA GRAZIA BALDASSARI …LIBERTÀ-prigioniera.. ossimoro di ogni dove e in ogni tempo, espone le ansie di tutti e le paure di molti dentro il traforo dei desideri

NATALIA MENGONI DAVID …VOLTI, MASCHERE, IDENTITÀ… RICERCA DELL'ESSENZA… costruisce uno specchio che riflette l'altra immagine, quella dove s'incontra il sacro ed il profano

NADIA PELLENCINI ha dipinto…CORPONDANZA… figure che ondeggiano danzanti in spazi dove la linea del tramonto corrisponde all'alba dei pensieri in un moto perenne

PIERGIORGIO JARDINI …CE QUI DONNE FORME AUX FORMES EST SANS FORME… (LAO TSEU) infatti la forma si fa materia e crea la sua rappresentazione definendo linguaggi per una babele infinita….

MANUELA TAMINELLI in un…CONCILIABOLO.. SALVI AL TRAGUARDO… persone guardano il tempo come se fosse l'unico tesoro che si possiede senza averne la proprietà… in attesa

 

grazie e buona fortuna a tutti

 

nando snozzi 2010

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L’IDEAVAGADIPINTAINSEGNI 2009
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…. se la risposta è amore… la domanda qual è?
(scritta anonima su un muro di Firenze vicino a piazza della passera)

 

 

Spesso ciò che si prevedeva di dipingere o disegnare non corrisponde all’immagine creata. Il risultato, in bene o in male, dipende dalla tolleranza con cui si guarda il dipinto o il disegno. Chi più chi meno riesce a intraprendere il colloquio con la propria opera dichiarandola: finita, o da ritoccare correggendo toni, linee e materia, o da
ricoprire se non corrisponde formalmente a canoni preposti o da autocensurare se mette in dubbio le sicurezze esistenziali ed estetiche.
Il campo dell’arte, troppo racchiuso in manipolazioni da “primedonne e ultimimaschi”, concede poco alla libera circolazione di idee e delimita la geografia della creazione in settori e consessi locali o globali sottomessi servilmente a territori politico-economici.
Oggi i tempi sono assurdi: “Ieri” se n’è andato, “Domani” verrà, “Oggi” si pensava fosse diverso. Poveri contro poveri, il progresso contro la reazione, le religioni contro il libero pensiero, tutti a squartarsi nel gran caos totale e nel rischio perenne che, l’essere umano, non riconosca più il limite della decenza e si conceda unicamente alla barbarie. Si promuovono personaggi che rendono decorosa l’arroganza e l’avidità e si applica un embargo alla cultura a favore dell’invasione televisiva, dove predicatori servi di un sistema si glorificano denigrando chi osa dubitare delle promesse di malfattori e passatori di crassa ignoranza …. Contro il malessere si tenta un’innocua e inutile ribellione cercando “la cosa più intelligente da esibire” per una prevaricazione logorroica in cellule diverse, dove l’arte, spesso, passa come motivo decorativo per pareti domestiche.
In un’attività creativa, l’idea vaga si trasforma in definitiva, oppure, vaga in altri spazi e diventa diversa. I sogni diventano matrice della fantasia spianando la strada a territori sconosciuti.
Si applica l’estetica dell’autoproduzione e si “consuma” la propria creazione per salvaguardare il proprio spazio libero dell’anima. Le mani seguono l’istinto dando corpo a figure multiple o componendo architetture di segno, semplici o complesse, informali o volumetriche. Le mani fanno correre segni e linee negli infiniti spazi rompendo le prigioni della produzione obbligata a fini speculativi….
La pittura e il disegno, considerati come attori attivi dell’esistenza, possono diventare veicoli di disobbedienza civile e contenitori di forza, per contrapporsi a un’informazione terroristica imperante e finalizzata a soggiogare e asservire i costruttori di morte e gli imperi finanziari.
L’esposizione “L’IDEAVAGADIPINTAINSEGNI” si propone come una presentazione di opere autonome di differenti persone, stimolando ad essere curiosi verso una visione diversa del “tempo libero”, indagando le sfumature tra ciò che si definisce rappresentazione, informazione e documentazione della realtà.
Si può intendere la scelta di praticare un’attività creativa come un progetto di educazione alla comunicazione visiva, esplorando la natura dell’immagine e la sua veridicità. Navigando in una geografia mediatica confusa e spesso ignobile, l’arte contribuisce a suscitare un’indignazione collettiva contro le prevaricazioni di cui ci si sente oppressi…. A questo senso di ribellione ci si abbarbica per opporsi ai sensi di colpa generati dall’impotenza.
Spesso le immagini sono manipolate, il vero e il falso diventano una libera scelta e quindi il godimento delle stesse dipende da quanto l’inquinamento mediatico ha offuscato la capacità di riflettere e di dubitare…
La mostra “L’IDEAVAGADIPINTAINSEGNI” evoca e narra una storia collettiva e personale che non è solo il limite del reale di chi ha scelto il “fare creativo”, ma è l’adesione ad un laboratorio che promuove la complicità d’intenti attorno al disegno e alla pittura. …. La figura umana, scelta da fotografie corrispondenti al proprio senso estetico o da schizzi di istanti speciali, è riprodotta e disegnata in molti atteggiamenti prestandosi alla favola e al dramma, alla tragicommedia universale e alle rivendicazioni esistenziali. I paesaggi vissuti, fotografati o desiderati, spaziano attorno al mondo dell’aria e della terra, del volo e del sogno senza tempi e rigori. La concezione astratta delle forme è dipinta gestendo architetture proprie, rigorosamente geometriche o informali, iscrivendo sui supporti scelti alfabeti di diversa lettura…
“L’IDEAVAGADIPINTAINSEGNI” è il risultato di una scelta di racconti evocati in espressioni diverse, di pensieri e azioni applicate al gesto e alla riflessione con colori, segni, ombre e luci che ogni persona ha caratterizzato lasciandosi trasportare da percezioni differenziate, da gioie e dolori, da ricordi e memorie, da trascendenze varie e stupori inattesi.

terra degli scorpioni maggio 2009
nando snozzi

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DISEGNIERRANTIDIPINTI 2008

L’arte può essere la cronaca del cambiamento sociale, ma spesso l’intelligenza del cuore è occultata dalla supponenza e quindi l’equilibrio vitale dell’essere umano è scombussolato.
Lo scontento generalizzato e il mal di vivere latente accolgono il giorno ogni mattino. Lo scombussolamento tra il tempo circolare ed il tempo lineare fa sì che le stagioni e la produzione ad oltranza di tutto per pochi genera mostri.
Il lato oscuro della società è il testimone dei profondi cambiamenti e degli assurdi squilibri in atto a 360 gradi.
La chiave d’accesso alla comprensione dei conflitti può essere, in parte, l’arte che si caratterizza rappresentando delitti e castighi, pregi e sapori, dissidenza e armonia. La collettività, intenta a sopravvivere, si lascia sfuggire occasioni per ribellarsi al giogo del consumo senza termine, aderendo al circo convulso dei supermercati e alle giaculatorie della pubblicità. Il potere politico ed il potere economico guardandosi e seducendosi a vicenda si sono accorti delle mancanze dell’uno nell’altro perciò si sono congiunti accentuando in modo esponenziale il controllo sulla socialità, sul femminile e sul maschile.
Nel mondo dell’arte esiste la mancanza di comunicazione tra gli addetti ai lavori nell’ambito della promozione culturale e gli artisti che spesso sono in conflitto tra la creazione e la non riconoscenza del proprio lavoro. Gli artisti coltivano un sentimento di sfiducia e di disprezzo verso i protettori delle sedi dell’arte, i quali, di rimando, esercitano il loro potere adagiandosi sulle tendenze in auge. È un circolo vizioso e un gioco perverso figlio di un mondo di speculazioni intensive, di mancanza di coraggio e di ammiratori del proprio ombelico. L’arte è poco considerata come veicolo di idee e di riflessione da parte dei politici che mettono in atto un atteggiamento d’insofferenza verso il “prodotto cultura”… gioco forzato e nascosto di un pensiero supponente.
DISEGNIERRANTIDIPINTI é un racconto formato da piccoli capitoli che ogni singola persona dedica alla passione creativa. Un tempo scelto introduce l’essere umano nell’enigma dell’universo. È anche un insieme di momenti tradotti con segni e colori, un modo di esistere ascoltando e guardando, con i sensi tolleranti, un mondo sporco. La sciarada fondamentale dell’esistenza sulla terra dell’essere umano si coniuga nell’idea di immaginare un modello di società più adeguata all’intera popolazione mondiale.
Purtroppo si assiste ad una guerra duratura, fomentata da despoti criminali in tutti i campi, che travalica i secoli. I “poteri planetari” nascondono le bombe e le armi con demagogie e preghiere e alimentano il disagio sociale per amministrare il “bene comune” con la violenza. La corruzione dilaga e la paura è stata, ed è il corredo e la colonna sonora della quotidianità.
DISEGNIERRANTIDIPINTI è una scheggia nomade collettiva che s’inserisce nel percorso creativo come un’attitudine riflessiva di ciò che accade, perché è un sentimento preparatorio a procedure etiche nella realtà contemporanea. È anche una ricerca utopica per trovare una dimensione estetica che riflette la realtà. Lo scontro tra il bene ed il male è sempre esistito e rivedo volentieri i film di “Don Camillo e Peppone” dove la destra e la sinistra erano tutto e il contrario di tutto e il buon fine era il bene della comunità. Questa riflessione è nostalgica, grossolana e compiacente dei tempi andati però invita a riflettere sull’ingiustizia dominante contemporanea.
DISEGNIERRANTIDIPINTI incita al racconto di una storia contro e propositiva per il proseguo dei giorni nostri…

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DISEGNATI VARI CONFRONTI 2007

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Vernissage 2 giugno 2007

 

 

 

 
     
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